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Capoluogo

SANT’ANGELO A CUPOLO

Il comune di Sant’Angelo a Cupolo e le sue località facevano parte in passato del dominio pontificio di Benevento, il loro possesso non è stato sempre pacifico, essendo stato oggetto di contesa fra Montefusco e Benevento.    Testimonianze di insediamenti più remoti in questi luoghi sono fornite dal ritrovamento di alcune iscrizioni romane in pietra nelle frazioni di Sciarra e Pastene, mentre alcuni storici dell'inizio del XX secolo ricordano l'esistenza di resti di antiche costruzioni e di un acquedotto nella frazione Montorsi.      Il toponimo deriva dal culto per S. Michele Arcangelo, mentre l'appellativo “a Cupolo” scaturisce dalla posizione in luogo più elevato della frazione maggiore, oggi sede del comune.    Il Borgia riporta che la località viene menzionata per la prima volta nel 1168 come “terras de loco cupuli” in una bolla di Alessandro III diretta a Fusca, badessa del Convento di S.Vittorino di Benevento. Successivamente, nel necrologio  di Santo Spirito di Benevento, è indicata la parrocchia di "S. Angeli a Cupolo".Non si hanno notizie del paese in epoca normanna e sveva.     Sotto gli angioini appartenne a Guglielmo di Sant'Angelo, possessore anche di beni feudali nel territorio di Montefusco.    Alla fine del XIII secolo ne era signore un Andrea de Molisio. Nel 1362 fu venduto da Leone dell'Aquila a Cerulo Gambatesa.   l secolo seguente fu possesso della famiglia dei Sant'Angelo, che parteggiò contro Ferrante D'Aragona nella “Congiura dei Baroni”.   Per tale ragione il casale fu tolto ai vecchi feudatari e concesso dal re a Leonardo Moccia. Gli successe il figlio Mariano che, nel 1508, ottenne da Ferdinando il Cattolico il riconoscimento dei possedimenti e il titolo di conte di Sant'Angelo a Cupolo.    Nel corso del Cinquecento il  casale fu più volte alienato, pervenendo in dote, verso la fine del secolo, a Feliciana Sozi; nel contempo si susseguirono  varie contese  fra il vicerè di Napoli e l'autorità ecclesiastica  e consolare di Benevento riguardanti quelle parti del territorio di Sant’Angelo possedute dall’Arcivescovo di Benevento e dal monastero di San Pietro di Benevento, la cui porzione di territorio venne in seguito denominata Quarto della Badessa.    Nel 1602 Sant’Angelo a Cupolo  fu acquistato da Mario Latino, che non riuscì ad entrarne in possesso in quanto la città di Benevento e l’Arcivescovo, al quale segretamente Feliciana Sozi aveva venduto ogni diritto, lo occuparono ottenendo una forzata cessione dalla famiglia Latino. Dal 1630 in poi Sant’Angelo a Cupolo divenne pacifico possesso della Santa Sede, seguendo le sorti del Ducato di Benevento fino al 1860, quando la città fu unita al Regno d’Italia. Nel 1861 divenne comune e fu aggregato alla provincia di Benevento.   Dopo la prima guerra mondiale, i santangiolesi sono emigrati verso i paesi transoceanici e, dopo la seconda guerra mondiale, verso i paesi europei e le città dell’Italia settentrionale.     L’economia ha carattere agricolo con una produzione incentrata su vino e olio.

 Il patrimonio artistico  

Caratterizza il centro abitato il Convento dei Liquorini, edificato nel 1775 dai Padri della Congregazione del Santissimo Redentore, fondata da Sant' Alfonso su una panoramica collina.   Inizialmente sede di noviziato e studentato, è stato destinato a casa di riposo per anziani.    Nel 1925 fu ampliata la facciata.   All'interno vi è la pregevole cappella di Sant'Alfonso.

Nei pressi del cimitero è la Cappella di San Michele, che si ritiene costruita verso la metà del XVI secolo vicino al primitivo nucleo abitato del paese.

La  Chiesa dei SS. Angelo e Leonardo, del 1754, è stata modificata dopo l'ultimo restauro.  L'interno custodisce la statua di San Michele del XVI secolo e due pregevoli affreschi ai  lati dell'attuale  altare  maggiore, dei quali quello a  sinistra,  fu  realizzato nel  1750 da Liborius Pizzella.  

L'originario altare maggiore è stato trasportato nella prima cappella a sinistra, insieme alla bella tela  raffigurante la Madonna delle Grazie.     

 
Perrillo
 
Montorsi
 
Pastene - Sciarra
 
Bagnara
 
Motta
 
San Marco ai Monti
 
Panelli - Maccoli
 
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